Che cos’è la PAS?
PAS è un acronimo che sta per Parental Alienation Syndrome, traducibile in italiano con l’espressione sindrome di alienazione genitoriale.
Essa si manifesterebbe nel comportamento di ripudio del minore nei confronti di uno dei genitori (c.d. alienato) a seguito dell’indottrinamento/programmazione da parte dell’altro (c.d. alienante).
Secondo le parole di Richard Gardner, lo psicologo forense che per primo ha teorizzato la PAS, ‹‹il programmatore scrive il copione e il bambino lo recita››.
La PAS e la comunità scientifica
L’uso del condizionale è però d’obbligo, dal momento che la PAS non è ancora presente all’interno delle classificazioni internazionali ufficiali dei disturbi mentali.
Inoltre, i motivi di ostilità o ripudio del minore nei confronti di uno dei genitori potrebbero essere dovuti ad una molteplicità di fattori, spesso difficili da individuare.
Come si manifesta?
Sono otto i sintomi individuati da Gardner per la diagnosi della PAS:
1) la campagna di denigrazione verso il genitore alienato;
2) la razionalizzazione debole dell’astio;
3) la mancanza di ambivalenza;
4) il fenomeno del pensatore indipendente;
5) l’appoggio automatico al genitore alienante;
6) l’assenza di senso di colpa per il disprezzo nei confronti del genitore alienato;
7) gli scenari presi a prestito;
8) l’estensione delle ostilità alla famiglia allargata del genitore rifiutato.
Alcuni di questi sintomi sono facilmente comprensibili, altri richiedono una breve spiegazione.
Ad esempio, si indica con razionalizzazione debole dell’astio il caso in cui il bambino spiega le ragioni del suo disagio nel rapporto con il genitore alienato con motivazioni illogiche, insensate o superficiali.
Il fenomeno del pensatore indipendente riguarda la determinazione del minore ad affermare di essere una persona che sa ragionare senza influenze.
Gli scenari presi a prestito fanno riferimento a quelle affermazioni che non possono ragionevolmente provenire direttamente da un bambino.
Secondo le statistiche, le madri risultano essere genitori alienanti in numero maggiore rispetto ai padri.
Perché è importante in ambito giuridico?
La PAS è alla base di moltissime sentenze per l’affidamento dei figli, poiché può essere utilizzata come risultanza peritale per convincere il giudice ad affidare il bimbo all’uno piuttosto che all’altro genitore.
Ai sensi dell’art. 155 bis comma 1 del codice civile, infatti, ‹‹il giudice può disporre l’affidamento dei figli ad uno solo dei genitori qualora ritenga con provvedimento motivato che l’affidamento all’altro sia contrario all’interesse del minore››.
Il caso del bambino trascinato a forza fuori dalla scuola
Il caso più emblematico è sicuramente quello del bambino di Cittadella, trascinato a forza fuori dalla scuola al fine di dare esecuzione a un provvedimento della Corte d’Appello di Venezia, provvedimento basato sui risultati di una CTU che diagnosticava la sindrome in questione.
Su questa vicenda è intervenuta anche la Cassazione con una sentenza molto importante in materia di diritto di famiglia (la n. 7041 del 20.03.2013).
I giudici della Suprema Corte hanno affermato il principio secondo cui ‹‹il giudice del merito, ricorrendo alle proprie cognizioni scientifiche (Cass., 14759 del 2007; Cass., 18 novembre 1997, n. 11440), ovvero avvalendosi di idonei esperti, deve verificare il fondamento, sul piano scientifico, di una consulenza che presenti devianze dalla scienza medica ufficiale (Cass., 3 febbraio 2012, n. 1652; Cass., 25 agosto 2005, n. 17324)››.
L’orientamento attuale della giurisprudenza
Tirando le fila, secondo i giudici nel caso in cui il consulente tecnico d’ufficio sostenga la presenza della sindrome di alienazione genitoriale, questa non può essere il solo elemento sulla cui base prendere decisioni particolarmente incisive nella vita dei minori coinvolti in situazioni di crisi familiare.