Casistica assegnazione della casa famigliare
1 | Casa di proprietà di entrambi i coniugi ● presenza di figli minori, maggiorenni non autosufficienti o portatori di handicap grave. | MADRE (genitore collocatario) Fino all’indipendenza economica dei figli |
2 | Casa di proprietà della moglie ● presenza di figli minori, maggiorenni non autosufficienti o portatori di handicap grave. | MADRE (genitore collocatario) |
3 | Casa di proprietà del marito ● presenza di figli minori, maggiorenni non autosufficienti o portatori di handicap grave. | MADRE (genitore collocatario) Fino all’indipendenza economica dei figli |
4 | Casa concessa in comodato in favore del marito ● presenza di figli minori, maggiorenni non autosufficienti o portatori di handicap grave. | MADRE finché permane l’esigenza della tutela della prole |
5 | Casa in locazione ● presenza di figli minori, maggiorenni non autosufficienti o portatori di handicap grave. | MADRE Subentro nel contratto di locazione del genitore assegnatario. |
6 | Casa di proprietà di entrambi i coniugi ● presenza di figli maggiorenni economicamente autosufficienti | NO ASSEGNAZIONE |
7 | Casa di proprietà di entrambi i coniugi ● senza figli | NO ASSEGNAZIONE |
8 | Casa di proprietà di uno solo dei coniugi ● senza figli | NO ASSEGNAZIONE |
N.B La stessa tabella può essere adattata anche ai casi di coppie conviventi more uxorio e non sposate con figli.
Casa famigliare può essere assegnata al padre?
Nel 90% dei casi la casa famigliare viene assegnata alla madre perché ritenuta nella maggioranza dei casi la figura più rilevante nella crescita dei figli.
Nonostante questo, vi sono dei casi particolari in cui anche il padre può essere destinatario del provvedimento di assegnazione.
Infatti, la casa famigliare potrà essere assegnata al padre nel caso in cui venga provato in Tribunale che la figura di riferimento per i figli è quella paterna mentre la madre è ritenuta meno idonea. Sul punto è proprio la legge ad indicare il criterio di riferimento per l’assegnazione dell’immobile, affermando che: «il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell’interesse dei figli (art. 337-sexies c.c.)».
Quali sono in casi in cui la madre è ritenuto il genitore meno idoneo?
- a) la madre risulta inidonea, quando non possiede le dovute capacità genitoriali a seguito dell’accertamento approfondito che il giudice affida ad un esperto di fiducia.
- b) commissione di reati, tra cui rientra anche il caso in cui la madre impedisce il rapporto tra il padre e i figli;
- c) alienazione parentale e condotte manipolative;
- d) maltrattamenti, condotta violenta ed aggressiva, posta in essere in presenza del figlio minore (violenza assistita);
- e) disinteresse verso il figlio;
- f) inosservanza dei doveri genitoriali, compreso il mancato mantenimento;
- g) allontanamento dalla casa coniugale, rendendosi irreperibile;
- h) trasferimento all’estero o in un’altra città con il figlio senza il consenso del padre.
In caso di collocamento pari tempo la casa può essere assegnata al padre?
Con collocamento “pari tempo” si intende la suddivisione esattamente al 50% dei tempi di frequentazione con l’uno e con l’altro genitore per i figli dei genitori che si separano.
Nel caso in cui vi sia un pari tempo e la casa famigliare sia di proprietà del padre, i Tribunali stanno cambiando orientamento muovendo verso il collocamento prevalente presso il padre qualora questo sia l’unico a poter garantire una stabilità abitativa al minore. In tal senso si è espresso recentemente la Corte d’Appello di Firenze con SENTENZA n.238/2022.
Per ulteriori chiarimenti si rimanda ai seguenti Articoli:
Separazione e divisione casa coniugale
Come dividere le spese della casa assegnata ad uno dei coniugi.
L’assegno di divorzio versato in modalità “una tantum”
Il Pagamento del mantenimento “Una Tantum” nella Separazione e nel Divorzio
Separazione e divorzio consensuale
Differenza tra assegno all’ ex coniuge di separazione e l’assegno di divorzio.