L’avvocato illustra l’iter della separazione consensuale così come è prevista nell’ordinamento italiano.
Cos’è la separazione consensuale?
La separazione consensuale, ai sensi dell’art. 158 del codice civile, è l’istituto attraverso il quale i coniugi decidono di separarsi di comune accordo. Acquista efficacia solo con l’omologazione del Tribunale e non è possibile quando manchi un accordo tra i coniugi su ciascuna questione derivante dalla separazione.
Come si propone la domanda di separazione consensuale?
La domanda di separazione consensuale, come disciplinata dall’art. 706 del codice di procedura civile, si propone con ricorso al Tribunale. Il procedimento è semplice e alla prima udienza i coniugi vengono ascoltati dal giudice che tenta una riconciliazione. In caso di mancata riconciliazione, i coniugi sottoscrivono il consenso alla separazione, che diviene efficace in seguito ad omologazione del Tribunale. Nella domanda di separazione debbono essere specificati alcuni elementi come generalità dei coniugi, estremi del matrimonio e regime patrimoniale, situazione lavorativa e reddituale di entrambi e motivi della richiesta di separazione. La separazione consensuale è possibile solo quando i coniugi hanno preventivamente raggiunto un accordo che riguardi tutte le questioni connesse alla separazione: tra queste dovranno essere specificate le conseguenze nell’ambito dei diritti patrimoniali, eventuale mantenimento del coniuge debole, affidamento dei figli e assegnazione della casa familiare.
Separazione consensuale con o senza avvocato?
La presenza di un avvocato nella separazione consensuale non è obbligatoria, ma consigliata. Infatti, vi sono spesso situazioni in cui tra i coniugi è presente una parte più debole o si deve salvaguardare l’interesse principale dei figli: in questi casi, la presenza di un avvocato può essere importante per assicurare la tutela dei diritti di ciascuna parte. L’assistenza di un legale è comunque necessaria in caso di disaccordo sulle condizioni della separazione. Non avendo l’assistenza di un avvocato, tuttavia, gli interessati dovranno occuparsi personalmente di tutto ciò che è necessario per quanto riguarda documenti, avvisi e pratiche. Sul mio sito c’è un modello scaricabile gratuitamente.
Nella separazione consensuale, chi decide circa l’affidamento dei figli?
Le decisioni circa l’affidamento dei figli sono lasciate, in linea di massima, alla volontà e all’ accordo dei genitori. Dal momento però che quello dei figli è l’interesse maggiormente tutelato dalla legge, laddove il giudice consideri tali decisioni contrarie al loro interesse, ha la facoltà di intervenire. Nell’ambito dei procedimenti riguardanti i minori è poi particolarmente importante il ruolo del pubblico ministero, che ha una vera e propria legittimazione ad intervenire nell’interesse del minore, attivando ad esempio procedure di mediazione.
Quali sono gli effetti che derivano dalla separazione?
Dalla separazione derivano una serie di conseguenze che incidono sui rapporti personali e patrimoniali dei coniugi. Con la separazione cessa l’obbligo di coabitazione dei coniugi, cioè l’obbligo di abitare nella stessa casa familiare; non cessa invece l’obbligo di fedeltà nei confronti dell’altro coniuge, inteso come l’obbligo, per il coniuge che intraprenda una nuova relazione, di tenere un comportamento tale da non ledere la dignità e la sensibilità dell’altro coniuge. Con la separazione, inoltre, non vengono meno gli obblighi di assistenza e collaborazione materiale tra i coniugi, per cui potrà essere fissato un assegno di mantenimento a favore del coniuge più debole. Infine, la dichiarazione di separazione comporta lo scioglimento della comunione legale dei beni, per cui ciascuno dei coniugi torna ad avere piena autonomia sul proprio patrimonio. Con la separazione non cessano invece gli obblighi verso la prole, poiché ognuno dei genitori mantiene il dovere di istruire, mantenere ed educare i figli: per quanto riguarda le conseguenze della separazione nei confronti dei figli e il loro mantenimento, si rinvia al video specifico.
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10 risposte
questo e come dovrebbe funzionare, ma poi si sa’ che i moduli sono già prestampati e che la casa e i figli vanno sempre alla moglie, è stato molto bravo a parlare, ma sa benissimo che non succede mai come ha detto lei, riferimento legge 54/ 2006, ma i padri vedono i figli sono w.e. alternati che vuol dire dal sabato alla domenica fino alle 21,00 e se va bene 1 giorno alla settimana senza pernotto, ….poi altra cosa molto grave, le donne si spostato da una città all’altra, senza che le dico che una denuncia per sottrazione non serve a niente, perchè tanto verrà archiviata nel giro di pochi mesi, quindi 10 anni che sono nel campo, 10 anni di battaglie per tutelare i minori, 10 anni di manifestazioni per i minori, ma purtroppo il bussines porta molti soldi in cassa di avvocati avvoltoi, e continueremo ad avere padri che si suicidano, meno matrimoni e più figli ridotti a sottoporsi a C.T.U. e vivere una vita disagiata, senza parlare dell’alienazione genitoriale che ricevono.
Buonasera.
Devo dissentire su alcuni punti
1) la mia personale esperienza (centinaia di separazioni) conta oltre il 90% di consensuali. Quindi il discorso dei moduli non corrisponde a realtà.
2) la maggior parte dei padri (che vogliono vedere i figli) li vede dai 12 ai 15 giorni al mese. Non due notti al mese come dice lei.
3) ci sono avvocati avvoltoi ma anche tanti che non lo sono. E sono la maggioranza. Chi fa patrocinio gratuito non lo fa certo per soldi.
Buongiorno avvocato io avrei una domanda di fare io sono sposata in Romania ma sto in Italia da 8 anni e mio marito vole divorzio lo posso fare da qui senza andare in Romania grazie mille
Buongiorno,
direi che è la soluzione migliore.
Da dove mi scrive?
Avv Cirri
Buongiorno avvocato.
Nel caso di genitori non sposati, quindi non coniugi ma compagni che poi si separano. Valgono le stesse leggi che per gli sposati?
Buongiorno
Si. Quasi del tutto.
La procedura è leggermente diversa.
Cordialità
Lorenzo
Buonasera dovrei fare un accordo con il padre dei miei figli per il affidamento da me lui è in Italia e io in Romania con i bambini che studiano qua con il suo accordo dovrei portargli in vacanza in Italia ma lui minaccia che strappa il accordo e nn mi da più i bambini in Romania e se nn firmo il accordo al più presto lui mi denuncia per estrazione dei bambini mi può dare un consiglio per favore vi ringrazio tanto
Buongiorno Sig.ra,
dovrei avere più informazioni sulla situazione.
Ma se ho ben compresolki si trova in Romania, pertanto le consiglio di rivolgersi ad un avvocato Rumeno.
Saluti
Avv. Cirri
separazione consensuale figli maggiorenni non autosufficienti rimasti con me casa ereditata. proprietario 50% con mia ex moglie seconda casa dove lei vive giudice assegna a lei seconda casa con giudice ho accettato di dare mio 50% alla mia ex della. seconda casa. domanda chi paga spese x rogito? io padre che mantengo i figli oppure la mia ex? premetto che lavoriamo tutti e due.
grazie
Buonasera,
generalmente le spese del rogito sono a carico dell’acquirente.
Fosse stato specificato nell’accordo sarebbe stato meglio….
Saluti
Avv. Cirri