Nel panorama giuridico italiano, la crisi coniugale trova nel dialogo e nella conciliazione le sue migliori forme di risoluzione. La Separazione Consensuale rappresenta l’alternativa più efficace al procedimento contenzioso, consentendo di ridurre notevolmente tempi, costi e conflittualità. Un percorso che salvaguarda l’equilibrio psicologico dei soggetti coinvolti, specialmente dei minori. La consulenza di uno studio legale Firenze specializzato diventa fondamentale per garantire una tutela adeguata degli interessi di tutte le parti, attraverso un accordo equo che possa essere successivamente omologato dal Tribunale competente.
Separazione Consensuale Firenze: definizione e caratteristiche
La Separazione Consensuale costituisce un istituto giuridico fondamentale nel diritto di famiglia italiano, disciplinato dall’art. 158 del codice civile. Rappresenta la modalità attraverso cui i coniugi, di comune accordo, decidono di interrompere la convivenza matrimoniale e modificare gli effetti civili del loro matrimonio. Questa forma di separazione si basa sul principio dell’autonomia negoziale delle parti, che raggiungono un’intesa su tutti gli aspetti conseguenti alla cessazione della convivenza. Il procedimento si distingue dalla separazione giudiziale proprio per la presenza di un accordo completo tra i coniugi, elemento che semplifica notevolmente l’iter processuale e riduce i tempi di definizione.
La validità giuridica della Separazione Consensuale si perfeziona solo con l’omologazione da parte del Tribunale competente, che verifica la conformità degli accordi alle norme imperative e agli interessi dei soggetti coinvolti, con particolare attenzione alla responsabilità genitoriale quando sono presenti figli minori. Il giudice, infatti, esamina con particolare scrupolo le pattuizioni relative all’affidamento dei figli, ai tempi di permanenza presso ciascun genitore e al contributo economico per il loro mantenimento.
L’omologazione non è un atto meramente formale, ma rappresenta un controllo sostanziale sulla legittimità degli accordi raggiunti. Il Tribunale può negare l’omologazione qualora rilevi clausole contrarie all’ordine pubblico o pregiudizievoli per i diritti indisponibili delle parti. È importante sottolineare che la Separazione Consensuale Firenze non è percorribile quando manchi l’accordo anche su un solo aspetto rilevante della separazione, come l’assegnazione della casa coniugale, l’eventuale assegno di mantenimento per il coniuge economicamente più debole o le questioni relative ai figli. In tali casi, i coniugi dovranno necessariamente ricorrere alla procedura di separazione giudiziale, con conseguente aumento dei tempi, dei costi e del carico emotivo legato alla conflittualità del procedimento.
Separazione consensuale comune: come presentare la domanda
La domanda di separazione consensuale, come disciplinata dall’art. 706 del codice di procedura civile, si propone con ricorso al Tribunale. Il procedimento è semplice e alla prima udienza i coniugi vengono ascoltati dal giudice che tenta una riconciliazione. In caso di mancata riconciliazione, i coniugi sottoscrivono il consenso alla separazione, che diviene efficace in seguito ad omologazione del Tribunale. Nella domanda di separazione debbono essere specificati alcuni elementi come generalità dei coniugi, estremi del matrimonio e regime patrimoniale, situazione lavorativa e reddituale di entrambi e motivi della richiesta di separazione. La separazione consensuale è possibile solo quando i coniugi hanno preventivamente raggiunto un accordo che riguardi tutte le questioni connesse alla separazione: tra queste dovranno essere specificate le conseguenze nell’ambito dei diritti patrimoniali, eventuale mantenimento del coniuge debole, affido condiviso e assegnazione della casa familiare.
Separazione consensuale con o senza avvocato?
La presenza di un avvocato nella separazione consensuale non è obbligatoria, ma consigliata. Infatti, vi sono spesso situazioni in cui tra i coniugi è presente una parte più debole o si deve salvaguardare l’interesse principale dei figli: in questi casi, la presenza di un avvocato può essere importante per assicurare la tutela dei diritti di ciascuna parte. L’assistenza di un legale è comunque necessaria in caso di disaccordo sulle condizioni della separazione. Non avendo l’assistenza di un avvocato, tuttavia, gli interessati dovranno occuparsi personalmente di tutto ciò che è necessario per quanto riguarda documenti, avvisi e pratiche.
Separazione consensuale con figli: affidamento e tutela dei minori
Nell’ambito della Separazione Consensuale, le decisioni riguardanti l’affidamento dei figli sono principalmente concordate tra i genitori, che possono definire autonomamente le condizioni di collocamento, i tempi di permanenza presso ciascun genitore e le modalità di esercizio della responsabilità genitoriale. Un avvocato matrimonialista Prato competente risulta fondamentale per assistere i coniugi nella formulazione di accordi equilibrati che rispettino il principio del superiore interesse del minore, criterio guida sancito dall’art. 337-ter del codice civile. Nonostante l’autonomia negoziale riconosciuta ai genitori, il sistema giuridico italiano prevede importanti meccanismi di controllo per tutelare i diritti dei minori coinvolti nelle procedure di separazione.
Il Tribunale, infatti, durante la fase di omologazione, esamina attentamente gli accordi relativi ai figli e può rifiutare di approvare pattuizioni ritenute pregiudizievoli. La legge n. 54/2006 ha introdotto il principio dell’affidamento condiviso come modalità preferenziale, garantendo ai minori il diritto di mantenere rapporti equilibrati e continuativi con entrambi i genitori. Solo in casi eccezionali, quando sussistono situazioni pregiudizievoli documentate (come violenza domestica, abuso di sostanze o grave incapacità genitoriale), il giudice può disporre l’affidamento esclusivo a un solo genitore.
Particolarmente significativo è il ruolo del Pubblico Ministero, che partecipa obbligatoriamente ai procedimenti riguardanti i minori con poteri di intervento autonomi a tutela dell’interesse del minore. Può richiedere accertamenti tecnici, proporre l’attivazione di servizi sociali territoriali o suggerire percorsi di mediazione familiare. In situazioni complesse, il Tribunale può nominare un Curatore Speciale per il minore o disporre Consulenze Tecniche d’Ufficio (CTU) per valutare le competenze genitoriali e le dinamiche familiari. La normativa prevede anche la possibilità di ascoltare direttamente il minore che abbia compiuto dodici anni, o anche di età inferiore se capace di discernimento, garantendo così l’attuazione del principio di ascolto del minore previsto dalle convenzioni internazionali e dall’art. 315-bis del codice civile.
Obblighi dopo separazione consensuale: effetti sui rapporti personali e patrimoniali
Dalla separazione derivano una serie di conseguenze che incidono sui rapporti personali e patrimoniali dei coniugi. Con la separazione cessa l’obbligo di coabitazione dei coniugi, cioè l’obbligo di abitare nella stessa casa familiare; non cessa invece l’obbligo di fedeltà nei confronti dell’altro coniuge, inteso come l’obbligo, per il coniuge che intraprenda una nuova relazione, di tenere un comportamento tale da non ledere la dignità e la sensibilità dell’altro coniuge. Con la separazione, inoltre, non vengono meno gli obblighi di assistenza e collaborazione materiale tra i coniugi, per cui potrà essere fissato un assegno di mantenimento a favore del coniuge più debole.
Infine, la dichiarazione di separazione comporta lo scioglimento della comunione legale dei beni, riportando la situazione patrimoniale a uno stato simile a quello che si avrebbe scelto inizialmente con il regime di comunione e separazione dei beni, per cui ciascuno dei coniugi torna ad avere piena autonomia sul proprio patrimonio e sulle future acquisizioni, che non saranno più condivise automaticamente.
Con la separazione non cessano invece gli obblighi verso la prole, poiché ognuno dei genitori mantiene il dovere di istruire, mantenere ed educare i figli: per quanto riguarda le conseguenze della separazione nei confronti del mantenimento figlio, si rinvia al video specifico.
Costi per una separazione consensuale: spese legali e procedure
I Costi per una separazione consensuale Firenze rappresentano un aspetto rilevante da considerare quando si intraprende questo percorso giuridico. La procedura comporta diverse spese legali che variano in base a molteplici fattori. Il primo elemento da considerare è l’onorario dell’avvocato, che oscilla mediamente tra i 1.000 e i 3.000 euro per professionista. Nella Separazione Consensuale è possibile optare per un avvocato unico che rappresenti entrambi i coniugi, riducendo significativamente i costi, oppure ciascun coniuge può nominare un proprio legale, duplicando la spesa ma garantendo una tutela individuale più accurata. La complessità patrimoniale, la presenza di figli minori e la necessità di negoziare accordi articolati possono incidere sensibilmente sull’importo finale.
Oltre alle spese per l’assistenza legale, occorre considerare i costi amministrativi della procedura: il contributo unificato pari a 43 euro, la marca da bollo di 27 euro per il rilascio di copie, eventuali diritti di cancelleria e spese per le notifiche. Per le coppie con limitate disponibilità economiche, l’ordinamento prevede l’accesso al gratuito patrocinio, che consente di ottenere assistenza legale senza costi per redditi inferiori a 11.746,68 euro annui (soglia aggiornata periodicamente).
Esistono anche procedure alternative che consentono di contenere i costi: la negoziazione assistita introdotta dal D.L. 132/2014, che si svolge interamente in ambito stralegale con la sola omologazione finale del tribunale, oppure la separazione davanti all’ufficiale di stato civile (possibile solo in assenza di figli minori o maggiorenni non autosufficienti e di trasferimenti patrimoniali), che comporta unicamente il pagamento dei diritti di segreteria comunali, generalmente inferiori ai 50 euro.
Va considerato che alcune situazioni possono richiedere spese aggiuntive, come le consulenze tecniche per la valutazione di beni immobili o aziende da dividere, i costi di mediazione familiare Firenze o le spese per perizie su questioni specifiche. È sempre consigliabile richiedere preventivamente al professionista un preventivo dettagliato che includa tutte le voci di spesa previste, compresi eventuali adempimenti fiscali conseguenti alla separazione, come la registrazione di accordi patrimoniali o trasferimenti immobiliari che comportano imposte di registro proporzionali al valore dei beni.
10 risposte
questo e come dovrebbe funzionare, ma poi si sa’ che i moduli sono già prestampati e che la casa e i figli vanno sempre alla moglie, è stato molto bravo a parlare, ma sa benissimo che non succede mai come ha detto lei, riferimento legge 54/ 2006, ma i padri vedono i figli sono w.e. alternati che vuol dire dal sabato alla domenica fino alle 21,00 e se va bene 1 giorno alla settimana senza pernotto, ….poi altra cosa molto grave, le donne si spostato da una città all’altra, senza che le dico che una denuncia per sottrazione non serve a niente, perchè tanto verrà archiviata nel giro di pochi mesi, quindi 10 anni che sono nel campo, 10 anni di battaglie per tutelare i minori, 10 anni di manifestazioni per i minori, ma purtroppo il bussines porta molti soldi in cassa di avvocati avvoltoi, e continueremo ad avere padri che si suicidano, meno matrimoni e più figli ridotti a sottoporsi a C.T.U. e vivere una vita disagiata, senza parlare dell’alienazione genitoriale che ricevono.
Buonasera.
Devo dissentire su alcuni punti
1) la mia personale esperienza (centinaia di separazioni) conta oltre il 90% di consensuali. Quindi il discorso dei moduli non corrisponde a realtà.
2) la maggior parte dei padri (che vogliono vedere i figli) li vede dai 12 ai 15 giorni al mese. Non due notti al mese come dice lei.
3) ci sono avvocati avvoltoi ma anche tanti che non lo sono. E sono la maggioranza. Chi fa patrocinio gratuito non lo fa certo per soldi.
Buongiorno avvocato io avrei una domanda di fare io sono sposata in Romania ma sto in Italia da 8 anni e mio marito vole divorzio lo posso fare da qui senza andare in Romania grazie mille
Buongiorno,
direi che è la soluzione migliore.
Da dove mi scrive?
Avv Cirri
Buongiorno avvocato.
Nel caso di genitori non sposati, quindi non coniugi ma compagni che poi si separano. Valgono le stesse leggi che per gli sposati?
Buongiorno
Si. Quasi del tutto.
La procedura è leggermente diversa.
Cordialità
Lorenzo
Buonasera dovrei fare un accordo con il padre dei miei figli per il affidamento da me lui è in Italia e io in Romania con i bambini che studiano qua con il suo accordo dovrei portargli in vacanza in Italia ma lui minaccia che strappa il accordo e nn mi da più i bambini in Romania e se nn firmo il accordo al più presto lui mi denuncia per estrazione dei bambini mi può dare un consiglio per favore vi ringrazio tanto
Buongiorno Sig.ra,
dovrei avere più informazioni sulla situazione.
Ma se ho ben compresolki si trova in Romania, pertanto le consiglio di rivolgersi ad un avvocato Rumeno.
Saluti
Avv. Cirri
separazione consensuale figli maggiorenni non autosufficienti rimasti con me casa ereditata. proprietario 50% con mia ex moglie seconda casa dove lei vive giudice assegna a lei seconda casa con giudice ho accettato di dare mio 50% alla mia ex della. seconda casa. domanda chi paga spese x rogito? io padre che mantengo i figli oppure la mia ex? premetto che lavoriamo tutti e due.
grazie
Buonasera,
generalmente le spese del rogito sono a carico dell’acquirente.
Fosse stato specificato nell’accordo sarebbe stato meglio….
Saluti
Avv. Cirri