Giugno 8, 2025

Non ho soldi per il mantenimento! Procedure esecutive e responsabilità patrimoniale nel mancato versamento dell’assegno

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Non ho soldi per il mantenimento! Procedure esecutive e responsabilità patrimoniale nel mancato versamento dell’assegno

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Nel panorama giuridico italiano, la tutela economica dei soggetti più vulnerabili a seguito della disgregazione del nucleo familiare rappresenta una priorità legislativa di primaria importanza. Il sistema normativo prevede specifici strumenti di protezione che si scontrano, nella pratica quotidiana, con frequenti casi di inadempienza. La giustificazione “non ho soldi per il mantenimento” costituisce una delle motivazioni più ricorrenti, ma giuridicamente insufficiente a esonerare dall’obbligo. Le statistiche nazionali evidenziano come oltre il 60% dei genitori separati risulti inadempiente, parzialmente o totalmente, rispetto agli obblighi economici stabiliti, con un impatto significativo sul benessere psicofisico dei minori e sulla stabilità economica del genitore affidatario.

 

Mancato mantenimento figlio: quali sono i rimedi legali a disposizione

Quando si verifica il mancato versamento dell’assegno stabilito dal tribunale, il genitore affidatario dispone di diversi strumenti legali per tutelare i diritti dei minori. La prima azione consigliata è l’invio di una lettera di messa in mora tramite un avvocato, che rappresenta un passaggio formale preliminare prima di intraprendere azioni più incisive.

Questa comunicazione ufficiale ricorda all’ex coniuge i suoi obblighi economici e le conseguenze legali del suo inadempimento. Il mantenimento figlio costituisce infatti un diritto fondamentale del minore, non una facoltà discrezionale del genitore obbligato. La sentenza di separazione o divorzio rappresenta un titolo esecutivo che permette di avviare immediatamente procedure di recupero forzoso. Se l’ex coniuge persiste nel non adempiere ai propri obblighi, è possibile procedere con azioni più incisive come il pignoramento di stipendio, conti correnti o altri beni.

Particolarmente efficace risulta il pignoramento del quinto dello stipendio, che garantisce un flusso costante di pagamenti senza necessità di ripetute azioni legali. Nei casi più gravi, l’inadempimento reiterato può configurare il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 c.p.), punibile con la reclusione fino a un anno o con una multa da 103 a 1.032 euro. È importante ricordare che i diritti del minore non possono essere compromessi da situazioni economiche temporanee del genitore, che comunque ha l’obbligo di contribuire secondo le proprie possibilità. Il tribunale può eventualmente rimodulare l’importo del mantenimento in presenza di comprovate difficoltà economiche, ma non può mai azzerare completamente l’obbligo di contribuzione al mantenimento dei figli.

 

Diffida mancato pagamento assegno di mantenimento: quali strumenti utilizzare in caso di inottemperanza

La diffida per mancato pagamento rappresenta il primo passo formale per sollecitare l’adempimento degli obblighi economici stabiliti dal giudice. Questo documento, redatto dall’avvocato, contiene l’invito a versare immediatamente le somme dovute e non pagate, con l’avvertimento che, in caso di ulteriore inadempienza, si procederà per vie legali.

L’assegno di mantenimento costituisce un diritto tutelato dalla legge e la sua erogazione non può essere subordinata a condizioni non previste dal provvedimento giudiziale. Qualora la diffida non sortisca gli effetti desiderati, il creditore dispone di molteplici strumenti esecutivi per recuperare forzosamente quanto dovuto. La procedura esecutiva inizia con la notifica del precetto di pagamento, un atto formale che intima al debitore di adempiere entro 10 giorni.

Trascorso infruttuosamente questo termine, si può procedere con diverse forme di pignoramento: presso terzi (come il datore di lavoro per trattenere fino a un quinto dello stipendio), sui conti correnti bancari o postali, oppure sui beni mobili o immobili di proprietà dell’obbligato. Particolarmente efficace e rapido risulta il pignoramento dello stipendio o della pensione, che garantisce un flusso costante di pagamenti senza necessità di ripetute azioni legali.

Per le procedure esecutive non è necessario un nuovo intervento del giudice, poiché la sentenza o il decreto di omologa della separazione costituiscono già un titolo esecutivo. È importante sottolineare che, in caso di persistente inadempienza, oltre alle azioni civili, il creditore può valutare anche la denuncia penale per violazione degli obblighi di assistenza familiare, reato che può comportare conseguenze significative per il genitore inadempiente.

 

Ho mandato la lettera di separazione a mio marito: procedure esecutive per ottenere il versamento

Dopo l’invio della comunicazione formale all’ex coniuge, in caso di persistente inadempienza, è necessario procedere con azioni più incisive per ottenere quanto dovuto. La procedura esecutiva si avvia con la notifica del precetto di pagamento, documento che intima formalmente al debitore di adempiere entro il termine perentorio di 10 giorni. Questo atto deve contenere l’indicazione precisa delle somme dovute, comprensive di eventuali interessi e spese legali.

Trascorso infruttuosamente questo termine, il creditore può procedere con il pignoramento, che rappresenta lo strumento più efficace per recuperare forzosamente le somme dovute. Esistono diverse forme di pignoramento tra cui scegliere, in base alla situazione patrimoniale del debitore: il pignoramento dello stipendio (fino a un quinto dell’importo), il pignoramento dei conti correnti bancari o postali, o il pignoramento immobiliare.

Particolarmente vantaggioso risulta il pignoramento presso terzi (come il datore di lavoro), che garantisce un flusso costante di pagamenti senza necessità di ripetute azioni legali. La responsabilità genitoriale implica non solo doveri di cura e assistenza morale, ma anche precisi obblighi di natura economica che non possono essere disattesi. Il mancato adempimento degli obblighi di mantenimento può comportare, nei casi più gravi, anche conseguenze sulla stessa responsabilità genitoriale, fino a provvedimenti limitativi.

Durante la procedura esecutiva, è importante ricordare che tutte le spese legali sostenute per il recupero del credito (onorari dell’avvocato, spese di notifica, contributi unificati) sono a carico del debitore inadempiente e possono essere recuperate contestualmente al credito principale. In caso di difficoltà nel reperimento dei beni da pignorare, è possibile richiedere al tribunale un ordine di esibizione dei documenti bancari e fiscali del debitore per individuare eventuali disponibilità patrimoniali occultate.

 

Assegni mantenimento coniuge: come recuperare anche le spese straordinarie dei figli

Gli obblighi economici derivanti dalla separazione o dal divorzio non si limitano al versamento dell’assegno mensile, ma comprendono anche la partecipazione alle spese straordinarie dei figli. Queste spese, distinte da quelle ordinarie già coperte dall’assegno di mantenimento, includono tipicamente costi per attività scolastiche (libri, gite, corsi supplementari), spese mediche non coperte dal Servizio Sanitario Nazionale (visite specialistiche, apparecchi ortodontici, occhiali), e attività extrascolastiche (sport, corsi di lingua, attività culturali).

Secondo la giurisprudenza prevalente, i genitori devono contribuire a queste spese in misura proporzionale ai rispettivi redditi, generalmente al 50% salvo diversa disposizione del giudice. Il diritto agli alimenti e al mantenimento include quindi anche queste componenti straordinarie, che possono essere recuperate con le stesse procedure previste per l’assegno mensile. Per ottenere il rimborso delle spese straordinarie, è consigliabile seguire una procedura documentata: informare preventivamente l’altro genitore della necessità della spesa (salvo urgenze), conservare ricevute e fatture, e inviare richieste formali di rimborso. In caso di mancato pagamento, è possibile agire in via esecutiva anche per queste somme, utilizzando il titolo esecutivo costituito dalla sentenza di separazione o divorzio.

Le procedure di recupero sono identiche a quelle per l’assegno mensile: si procede con la diffida, seguita dal precetto e, se necessario, dal pignoramento. È importante sottolineare che le spese straordinarie devono essere concordate tra i genitori, salvo quelle indifferibili e urgenti. In caso di disaccordo sulla necessità o sull’entità della spesa, il genitore può rivolgersi al giudice tutelare per ottenere un’autorizzazione specifica. La prescrizione per il recupero delle spese straordinarie è di cinque anni, come per gli assegni di mantenimento ordinario.

 

Non ho soldi per il mantenimento: responsabilità sugli arretrati e sui beni presenti e futuri

La dichiarazione “non ho soldi per il mantenimento” rappresenta una giustificazione frequente ma raramente accolta integralmente dai tribunali. L’obbligo di mantenimento verso i figli costituisce infatti un dovere inderogabile che permane anche in situazioni di difficoltà economica. In caso di reale impossibilità temporanea, l’obbligato deve immediatamente richiedere al tribunale una modifica delle condizioni di separazione o divorzio, documentando adeguatamente il mutamento della propria situazione economica.

È importante sottolineare che, anche in seguito al divorzio breve, tutti gli obblighi di mantenimento permangono fino a una eventuale revisione giudiziale. In assenza di tale richiesta, il debito continua ad accumularsi e il genitore inadempiente resta responsabile per gli arretrati. Secondo l’articolo 2740 del Codice Civile, il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni “con tutti i suoi beni presenti e futuri“.

Questo significa che anche se attualmente il genitore non dispone di risorse sufficienti, sarà comunque tenuto al pagamento non appena la sua situazione economica migliorerà. Gli importi dovuti a titolo di mantenimento devono inoltre essere aggiornati annualmente in base agli indici ISTAT, come generalmente stabilito nei provvedimenti giudiziali.

Le conseguenze del mancato pagamento possono essere particolarmente gravose: oltre alle procedure esecutive civili, nei casi più gravi può configurarsi il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 c.p.). È fondamentale comprendere che eventuali accordi privati tra ex coniugi per ridurre o sospendere i pagamenti non hanno validità legale se non omologati dal tribunale. Il tribunale può considerare le difficoltà economiche temporanee, ma difficilmente accetterà di azzerare completamente gli obblighi di mantenimento, privilegiando piuttosto soluzioni come la riduzione temporanea dell’importo o la rateizzazione degli arretrati.

 

Entro che termine devo agire nei confronti del mio ex coniuge?

La tempestività dell’azione per il recupero degli assegni di mantenimento non corrisposti è fondamentale per evitare di incorrere nella prescrizione del diritto. Secondo la normativa vigente, i crediti alimentari e quelli relativi al mantenimento sono soggetti a un termine di prescrizione di cinque anni, come stabilito dall’articolo 2948 del Codice Civile.

Questo significa che è possibile richiedere gli arretrati non versati solo per i cinque anni precedenti alla data della richiesta formale. Ad esempio, presentando un’istanza nell’ottobre 2023, sarà possibile recuperare solo gli importi non corrisposti a partire dall’ottobre 2018. È importante sottolineare che il termine di prescrizione può essere interrotto mediante l’invio di una richiesta scritta all’ex coniuge inadempiente.

Questa comunicazione, che deve avere data certa (come una raccomandata con ricevuta di ritorno, una PEC, un telegramma o un atto giudiziario), ha l’effetto di azzerare il periodo già trascorso e far ripartire il conteggio dei cinque anni. Per garantire una maggiore tutela dei propri diritti, è consigliabile inviare tali comunicazioni con regolarità, evitando che trascorrano lunghi periodi senza richieste formali. In caso di pagamenti parziali da parte dell’obbligato, è importante ricordare che ciascun versamento costituisce un riconoscimento del debito e comporta anch’esso l’interruzione della prescrizione.

Oltre all’interruzione della prescrizione, l’azione tempestiva presenta ulteriori vantaggi: maggiore è il periodo di inadempimento, più complesso diventa il recupero delle somme dovute, sia per l’importo complessivo che potrebbe risultare molto elevato, sia per la possibile diminuzione della capacità economica del debitore nel tempo. Per evitare problematiche legate alla prescrizione, è consigliabile agire tempestivamente non appena si verificano i primi inadempimenti, avvalendosi dell’assistenza di un avvocato specializzato in diritto di famiglia che possa suggerire la strategia più efficace per il caso specifico.

 

57 risposte

  1. Buona sera avvocato, e se l ex coniuge ha firmato una consensuale nella quale sottoscrive di dover versare un assegno di mantenimento, ma poi manca ai suoi doveri. L ex coniuge lavora ma in nero, non ha intestato nulla, come si fa?? Grazie e buona serata.

  2. Mi chiedevo se mio figlio avendo 23 anni avendo percepito mai una somma dal padre da quando aveva 9 anni mi chiedo se entra ad avere diritto tutto oggi grazie avv. Attendo una sua risp..

    1. Buongiorno,
      se ha i requisiti di cui all’articolo si ma per i crediti non prescritti.
      Avv Cirri

  3. Buonasera, io il 03/11/17 ho avuto udienza penale col mio ex convivente per il mancato mantenimento ai minori. Io mi sono costituita come parte civile , il giudice,dietro richiesta del suo avvocato, gli ha concesso il rinvio dell’udienza al 27/04/18. Ora io mi chiedo dove sta la tutela dei minori,ho due gemelli di 11 anni. Io ho dovuto lasciare parzialmente il lavoro per un problema di salute,melanoma,e quindi le mie entrate si sono dimezzate. Mi può indicare come potrei scellerate i tempi e ottenere quello che spetta ai figli? P. S. Lui non ha beni intestati e ho provveduto anche al pignoramento del quinto e sono in attesa di giudizio. Grazie.

    1. Buonasera.
      Mi pare di capire che lei ha già un avvocato.
      Meglio se chiede a lui che conosce tutto il fascicolo.
      Grazie!
      Avv. Cirri

  4. Buon giorno sono la signora Corrado Antonia vorrei sapere se si può procedere anche se i figli sono già magioreni e vivono in Australia per il mancato mantenimento dei figli dal 2011 ? Io ho mandato una raccomandata ogni anno ma nulla grazie per una sua risposta

  5. Buonasera ,io non essendo sposata, le leggi sopra citate per la tutela dei minori e il mantenimento non cambiano?

  6. Buongiorno, avvocato la mia situazione è un po’ strana. Il mio ex si è trasferito all’estero (olanda) e non versa niente per i figli come posso fare per il pignoramento sulla busta paga dato che risiede in un’altro stato?

    1. Buongiorno,
      se non ha altro da perdere in italia va trovato il datore di lavoro e pignorato.
      In ongi caso c’è il penale.
      Avv Cirri

  7. Sono separata legalmente da circa un anno. Il giudice ha stabilito che il mio ex debba versare il 20% delle spese subordinarie per nostro figlio. Ad oggi non ho ancora visto un centesimo. Lui ha problemi di alcolismo da una vita, non può vedere il bambino da solo. Ogni volta che trova un lavoro poco dopo lo lascia o viene licenziato. Non possiede nulla di intestato. La nostra situazione familiare è sotto lo sguardo vigile dell’ufficio di piano locale che ad oggi ha svolto un ottimo lavoro. Io ho altri due figli da un precedente matrimonio e mantengo in parte anche loro. Non occorre che le elenchi tutte le spese di una casa e comunque faccio tutto da sola. Pur lavorando in svizzera non riesco a far fronte a tutto. Ormai sono mesi che chiedo al mio ex anche un minimo contributo senza successo. Spendo 700 € solo di baby sitter poi c’è l’asilo, le eventuali spese mediche, e via dicendo. Posso, a fronte di tutti questi eventi, sporgere denuncia contro il mio ex? Grazie.

  8. Salve avvocato il mio ex marito nn paga da 7 mesi avuto già da un mese la condanna quando. Ci vuole x recuperare questi soldi?

  9. Buonasera avvocato,il mio ex per l ennesima ha avuto sentenza negativa percio deve darle mantenimento e diversi arretrati..dice che non ne ha nessuna intenzione…cosa rischia se faccio denuncia penale?grazie.

  10. Buonasera avvocato,il mio ex per l ennesima ha avuto sentenza negativa percio deve dare mantenimento e diversi arretrati..dice che non ne ha nessuna intenzione…cosa rischia se faccio denuncia penale?grazie.

  11. buonasera, io a seguito di una denuncia fatta dalla allora mia moglie, attualmente ora mia ex moglie sono agli arresti domiciliari, ora lei pretende il mantenimento, io avevo una ditta individuale, attualmente non produco reddito, che devo fare???????

    1. Buongiorno,
      il mantenimento è dovuto in base anche alle esigenze dei figli.
      Non le rimane che sentire un avvocato che possa valutare la situazione ed eventualmente procedere con un ricorso per revisione dell’assegno.

  12. Buongiorno, il padre di mio figlio, cittadino greco e americano, residente ad Atene, non ha pagato per il mantenimento a fasi alterne per ben 9 anni, accumulando un debito nei miei confronti di € 50.000,00 circa tra assegno di mantenimento e spese extra. So che negli USA sono molto severi sul mancato mantenimento dei figli, cosa posso fare? a chi posso rivolgermi? Ambasciata Americana?

  13. Buonasera, a seguito di divorzio legale con disposizione di pagamento di mantenimento per il figlio minore, risalente all’anno 2015, senza mai ritardare di un mese, alla fine dell’anno 2017 purtroppo sono stato licenziato ed ad oggi non ho trovato un lavoro, ma non ho mai smesso di pagare il mantenimento finché ho potuto con parte della disoccupazione e che a seguito di problemi di salute e spese di avvocati, dalla causa del lavoro ancora in corso a cause penali a seguito di aggressione fisica con tentato strangolamento da parte del compagno della mia ex moglie (per questioni che riguardavano la salute di mio figlio e pertanto il compagno non doveva e non poteva intromettersi) a cause civili per ricorso ulteriore da parte della mia ex moglie, mi ritrovo a dover sostenere ingenti somme per riconoscere tutti i miei diritti e soprattutto fare giustizia… Ad ogni modo da qualche mese (2) ho difficoltà a pagare il mantenimento di mio figlio, ma spero di poter recuperare il mese prossimo qualora dovessi trovare un lavoro o qualcosa che mi possa garantire di poter pagare almeno il mantenimento, nel frattempo, considerata la situazione e soprattutto visto che la ex moglie pur essendo a conoscenza delle mie difficoltà economiche come l’assenza del lavoro e tutte le spese legali che sto sostenendo a causa sua dal civile al penale, volevo sapere come posso fare fronte a questo problema. Si parla spesso dei problemi delle ex mogli che non ricevono l’assegno del mantenimento senza mai considerare quali potrebbero essere i motivi per cui il padre o ex marito, non riesce a pagare e quali soluzioni eventuali possano essere utili per il genitore in difficoltà economica!
    Sicuro di un vostro riscontro, attendo un suo commento a riguardo e magari un articolo più dettagliato sulle possibili soluzioni in casi esemplari come il mio… vorrei pagare ma non posso!

    1. Buongiorno,
      ho letto e l’unica cosa da fare è fare un ricorso al giudice per chiedere la riduzione dell’assegno.
      Avv Cirri

  14. Buona sera io abito a Napoli e il mio ex marito a Brescia. ..giugno e luglio stabilito da entrambi il minore ga trascorso questi due mesi li con il padre….e lui non mi ha mandato due mantenimento del bambino cioè. …mi ha detto che si è occupato lui di dargli da mangiare. ..posso denunciare l accaduto

  15. Buongiorno
    il protocollo del tribunale di Firenze definisce “spese straordinarie mediche ivi comprensivi i ticket. Le spese indicate dovranno essere comprovate da prescrizione medica e da indicazione del codice fiscale su ciascun scontrino.”
    Si possono definire tali anche le prestazioni mediche in libera professione non prescritte dal pediatra asl?
    grazie e saluti

  16. Salve il mio ex marito non versa il mantenimento da tanti anni l ho anche denunciato diverse volte ai carabinieri ma niente.lui vive in Germania ma io non ho ne un indirizzo e ne un Tel per contattarlo come posso fare …grazie

  17. Salve,io e mio marito siamo separati abbiamo un mutuo insieme i soldi per il mantenimento me li da quando pare a lui..Ma il mutuo a metà non lo vuole pagare, secondo lei deve pagarlo oppure si può rifiutare ..oltretutto i miei figli abitano con me è ancora studiano…che devo fare? Grazie

    1. Buongiorno,
      per avere i soldi del mantenimento arretrati avrà già visto il video.
      Il mutuo deve pagarlo e se Lei anticipa i soldi ha diritto a richiederli.
      Forse è il caso di rivolgersi a un avvocato.
      Da dove mi scrive?
      Avv Cirri

      1. Buona sera si come do il.matenimemto.a mia.ex moglie ma sono.due mesi che non li.do il mantenimento.x causa dei miei debiti ma nel terzo mese le darò.il.matenimentp arretrati ma se lei.mi.denuncia cosa devo fare

        1. Buonasera
          Può
          1) pagare
          2) trovare un accordo (dilazione o altro)
          Per soli due mesi è difficile che venga condannato ma meglio evitare il penale!

  18. Buongiorno dopo quanti mantenimento arretrati si può chiedere il pignoramento dello stipendio grazie

  19. Buonasera,
    sono separata in attesa di divorzio, il mio ex marito è irreperibile dall’ultimo comune di residenza dal 2014. Dal 2007 non ottempera al pagamento dell’assegno di mantenimento per il figlio. L’ho denunciato, c’è stato un procedimento penale e il giudice lo ha condannato. Ovviamente è ricorso in appello ed io ho presentato un’altra denuncia perché persevera a non versare nulla. I genitori del mio ex marito -che è figlio unico- hanno un notevole patrimonio ed io volevo sapere se posso rifarmi su di loro o in caso di morte ( il padre è deceduto), potrò attaccare l’eredità del mio ex marito per avere quanto dovutomi ed in questo caso quali sono le modalità e i passi da compiere

    1. Buongiorno,
      si può fare un procedimento nei loro confronti si….
      Da dove mi scrive?
      Avv Cirri

  20. Salve.
    Io e il mio compagno abbiamo una bambina di 10 mesi e lui da una precedente relazione ha abuto un bimbo che non vede ormai da più di 3 anni. Senza nessuna notifica il mese scorso ci é arrivata la lettera che lui é stato condannato a pagare 300 euro al mese. E ci hanno direttamente bloccato i conti a lui intestati. E ci troviamo in serie difficoltà perché lui prende 800 euro ( o meglio prendeva perché gli é scaduto il contratto) e al momento col conto bloccato non abbiamo un soldo. Io e mia figlia non abbiamo alcun diritto da esercitare?

    1. Buonasera
      Situazione difficile!
      Le serve un avvocato…
      Non via chat.
      Da dove scrive?
      Avv. Cirri

  21. Buonasera avvocato, il mio ex marito ha deciso di non pagare più il mio assegno mantenimento solo quello di mio figlio.. Ho fatto il decreto ingiuntivo x le somme non pagate e aumenti ISTAT e spese che dovevano essere a metà ma non paga… Il giudice oggi in udienza non ha dato una sentenza ma sta valutando mi sembra che si dice in riserva il termine tecnico… E una cosa negativa?

  22. Salve avvocato…io sono una delle tante persone che per motivi di non lavoro non sono riuscito ad adempire ai miei doveri di pagarr l assegno di mantenimento dei miei 2 figli…può la mia ex moglie chiedere gli arretrati ai miei genitori che hanno casa di proprietà (oltre a qualche soldo da parte)con una sola pensione di 870 euro.
    Grazie mille

  23. Salve, ho una bambina di 7 anni il mio ex compagno non mi ha mai versato il mantenimento ho cresciuto la bambina da sola…posso chiedere L arretrati anche se lui non lavora e non ha niente intestato..anche se poi non è effettivamente così…grazie mille!!

  24. Buongiorno, fino ad un anno fa il mio ex marito mi versava gli alimenti per le mie due figlie… ora da un anno non ne ricevo più perché non lavora…
    Essendosi risposato, in questo caso, potrebbe pagarli la sua coniuge attuale?

    1. Buonasera Sig.ra Roberta,
      no il soggetto obbligato è il padre. Non può agire nei confronti della nuova moglie.
      Saluti
      Avv. Cirri

  25. Buona sera. Il giudice ha stabilito che devo versare 200 euro alla mia ex e lei 150 a me per il minore che vive con me, ma mai visto un soldo mentre io sempre pagato. Posso non versare anch’io l’importo? Ps: lei non ha entrate né proprietà.

    1. Buongiorno
      Purtroppo no. Non sono somme che si possono compensare.
      Per faccia valere i suoi diritti e senta un avvocato nella sua città.
      Avv. Cirri

  26. Buongiorno Avvocato, io sono delusa e schifata , 8 anni che si va avanti con avvocati e il mio ex nonostante la condanna penale per mancato pagamento degli assegni di mantenimento e spese al 50% gira tranquillamente risulta amministratore di azienda e società di consulenza ma non si riesce ad avere i soldi . Tra l’altro da poco ho scoperto che riceve metà dell’assegno unico dell’INPS ma anche qui non posso fare nulla perché la legge lo permette. Che mi consiglia di fare?

    1. Buongiorno
      Per poter riscuotere crediti bisogna che il debitore abbia qualcosa da perdere.
      Nel vostro caso direi i compensi della società per la quale lavora. Salvo se altro.
      Grazie per aver scritto.
      Lorenzo

  27. Buonasera Avvocato,
    il mio ex marito non ha nulla…… ma fa la bella vita… e’ amministratore unico della sua ditta srl ma porta il nome della figli….e non ha busta paga.
    Dal 2016 ad oggi si sono accumulati arretrati di mantenimento miei e dei figli…che non riesco a portare a casa.
    Cosa si puo’ fare??
    Essendo amministratore, non si possono toccare gli utili ?
    La ringrazio

    1. Buonasera
      Certo che si possono attaccare gli tuoi, i conti correnti, l’auto di proprietà etc
      Da dove mi scrive ?
      Grazie per aver scritto
      Lorenzo

  28. Buongiorno avvocato mi chiamo Paolo Bagnara ho smesso di passare alimenti da gennaio 2022 non riesco a mantenere mia figlia, sono senza lavoro e senza fissa dimora.. in caso di condanna vado in carcere?

    1. Paolo Buongiorno,
      affinché si configuri reato devono sussistere dei requisiti.
      Inoltro perché la condanna eventuale la conduca alla reclusione va visto se ha precedenti.
      Ad ogni modo sarebbe meglio che ricontattasse un penalista per questi aspetti.

  29. Salve avvocato , volevo chiederle questa cosa:
    io sono separato e ho in comune con la mia ex moglie la casa acquistata tramite muto. L’immobile è intestato ad entrambi ma il mutuo solamente a me che me ne faccio carico da sempre. Nel caso in cui io smettessi di pagare la rata del mutuo e la banca mettesse in vendita la casa per recuperare i soldi a cosa andrei incontro?

    1. Buonasera.
      Nel caso la banca pignorasse la casa e la mettesse all’asta il ricavato della assegnazione (vendita) andrebbe a saldare la banca e l’eventuale residuo diviso tra i proprietari in percentuale alle quote di proprietà.
      Lorenzo

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Pubblicato
Giugno 8, 2025
Cateogoria

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