Maggio 28, 2025

Differenza tra separazione e divorzio: aspetti legali, procedure e impatto economico sulle famiglie

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Differenza tra separazione e divorzio: aspetti legali, procedure e impatto economico sulle famiglie

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Il diritto di famiglia rappresenta uno degli ambiti giuridici più complessi e delicati dell’ordinamento italiano. La crisi coniugale implica conseguenze giuridiche, patrimoniali ed emotive che richiedono una gestione accurata. La differenza tra separazione e divorzio costituisce un elemento fondamentale da comprendere per orientarsi correttamente nelle scelte procedurali. La consulenza di un avvocato matrimonialista Prato specializzato diventa essenziale per navigare tra le diverse opzioni previste dal codice civile e dalla legge 898/1970 (e successive modifiche), garantendo la tutela dei propri diritti e la minimizzazione dell’impatto emotivo, specialmente quando sono coinvolti minori. Il sistema giudiziario italiano prevede diverse possibilità procedurali, ciascuna con specifiche caratteristiche e implicazioni economiche.

 

Differenza tra separazione e divorzio: aspetti legali e procedurali

Nel sistema giuridico italiano, la differenza tra separazione e divorzio si sostanzia in due istituti distinti con finalità e conseguenze diverse. La separazione legale rappresenta il primo passo verso la cessazione del rapporto matrimoniale e comporta la sospensione di alcuni obblighi coniugali, in particolare la coabitazione, pur mantenendo in vita il vincolo matrimoniale. Il divorzio, invece, determina la cessazione definitiva degli effetti civili del matrimonio, consentendo ai coniugi di contrarre nuove nozze.

Dal punto di vista procedurale, la separazione precede necessariamente il divorzio. Dopo la riforma introdotta con la Legge n. 55/2015, è possibile richiedere il divorzio decorsi sei mesi dalla comparizione dei coniugi davanti al Presidente del Tribunale in caso di separazione consensuale, o dodici mesi in caso di separazione giudiziale. Questi termini decorrono dalla data dell’udienza presidenziale e non dalla sentenza definitiva.

Per entrambe le procedure, i coniugi possono rivolgersi a uno studio legale Firenze specializzato in diritto di famiglia, oppure procedere attraverso tre possibili vie:

  1. la separazione/divorzio consensuale tramite ricorso congiunto al Tribunale
  2. la negoziazione assistita tramite avvocati
  3. la procedura semplificata davanti all’Ufficiale di Stato Civile (solo per accordi senza figli minori o maggiorenni non autosufficienti e senza trasferimenti patrimoniali).

Con la separazione, i coniugi mantengono lo status di persone coniugate, con conseguente permanenza dei diritti successori e dell’obbligo alimentare. Con il divorzio invece si determina la completa cessazione di ogni legame giuridico tra le parti, inclusa la perdita dei diritti ereditari e la possibilità di risposarsi. Rimangono in vigore solo gli accordi relativi a mantenimento figlio e affidamento.

È importante sottolineare che l’addebito della separazione può essere richiesto solo nella fase di separazione e non in sede di divorzio, con conseguenze rilevanti sul diritto al mantenimento del coniuge cui sia addebitata la separazione.

Costi separazione giudiziale: spese legali e procedura in Tribunale

È una procedura che implica l’avvio di trattative volte al raggiungimento di un accordo con l’assistenza di avvocati. Una volta raggiunto l’accordo di divorzio o di separazione, questo verrà trasmesso dagli avvocati, per il nulla osta (in assenza di prole minore o maggiorenne non autosufficiente) o autorizzazione (in presenza di prole minore o maggiorenne non autosufficiente), al procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente e di seguito agli uffici del Comune per l’annotazione nei registri di Stato civile.

 

Per il compenso dell’avvocato è necessario fare riferimento alla tabella 26 del Decreto Ministeriale n.55/2014 relativa alle prestazioni di assistenza stragiudiziale.

 

Tale tabella prevede per le controversie di valore indeterminato (come sono le cause di separazione/divorzio) un compenso:

Assistenza stragiudiziale controversia con valore indeterminabile ex D.M. 55/2014 Parametri minimi Parametri medi Parametri massimi
Assistenza procedura di negoziazione assistita 1.654,00 +
c.a.p. (4%) +
I.v.a.(22%) +
15% spese generali
3.308,00+
c.a.p. (4%) +
I.v.a.(22%) +
15% spese generali
5.954,00+
c.a.p. (4%) +
I.v.a.(22%) +
15% spese generali

A meno che parte ed avvocato non si siano accordate per la determinazione di un diverso importo per i compensi professionali.

 

Compenso avvocato separazione consensuale: costi e procedura della negoziazione assistita

In questo caso i costi variano a seconda che i coniugi raggiungano o meno un accordo e che quindi si tratti di una separazione o divorzio consensuale o giudiziale.

 

Nel caso in cui il procedimento si svolga nella forma consensuale, i costi saranno identici a quelli previsti per la negoziazione assistita.

Assistenza stragiudiziale controversia con valore indeterminabile ex D.M. 55/2014 Parametri minimi Parametri medi Parametri massimi
Assistenza separazione consensuale 1.654,00 +
c.a.p. (4%) +

I.v.a.(22%) +

15%
1.654,00 +
c.a.p. (4%) +

I.v.a.(22%) +

15% spese generali
3.308,00+
c.a.p. (4%) +

I.v.a.(22%) +

15% spese generali
5.954,00+
c.a.p. (4%) +

I.v.a.(22%) +

15% spese generali

Nel caso in cui i coniugi non raggiungano un accordo sarà dunque necessario instaurare un procedimento vero e proprio dinanzi al Tribunale.

Per il compenso, quindi, non può che farsi riferimento alle prestazioni giudiziali, e quindi, alla tabella 2 del dm n. 55 del 2014 (così come aggiornato dal D.M. 37 del 2018), tabella che prevede per le cause di valore indeterminato un compenso differente a seconda dei parametri di riferimento, nonché della complessità del giudizio.

 

Nel caso in cui venga stabilita la necessità di una consulenza tecnica d’ufficio infatti, dovranno prevedersi i compensi anche per la c.d. “fase istruttoria”.

 

 

Come già detto, potranno essere concordati diversi importi a titolo di compenso professionale, senza fare riferimento alle tabelle parametriche del d.m. n. 55/2014.

 

La parte priva di reddito, ovvero tutti coloro che abbiano un reddito inferiore ad euro 11.746,68 euro annui potrà sempre avvalersi del gratuito patrocinio.

 

Separazioni giudiziali costi: analisi dettagliata delle spese processuali

Le separazioni giudiziali comportano un impatto economico che va ben oltre le mere tabelle ministeriali e i compensi legali standard. Mentre la Separazione Consensuale può concludersi in tempi relativamente brevi con costi prevedibili, il procedimento contenzioso implica un carico finanziario articolato su molteplici livelli, spesso sottovalutato dalle parti.

Un aspetto raramente considerato riguarda l’impatto sul patrimonio familiare derivante dal congelamento delle decisioni economiche durante il procedimento, che può durare da 18 a 36 mesi. In questo periodo, i beni in comunione rimangono vincolati, impedendo operazioni di compravendita o investimento senza il consenso di entrambi i coniugi, con potenziali perdite di opportunità economiche.

Le spese accessorie costituiscono una componente significativa del bilancio complessivo. Tra queste figurano i costi per trascrizioni delle udienze (€150-300 per udienza), traduzioni giurate di documenti esteri (€30-50 per pagina), e certificazioni varie (€20-100 per documento). Per contenziosi che coinvolgono patrimoni all’estero, le spese aumentano considerevolmente, con necessità di consulenze internazionali (€3.000-10.000).

La gestione del doppio domicilio rappresenta un ulteriore onere finanziario significativo. Le statistiche indicano che il coniuge che lascia la casa familiare sostiene un incremento medio dei costi di vita del 40-60%, dovendo fronteggiare nuove spese di affitto, utenze e arredamento, pur continuando spesso a contribuire alle spese della casa coniugale.

A differenza di quanto accade in altri paesi europei, dove esistono fondi di sostegno per i costi processuali familiari, in Italia la differenza tra separazione e divorzio si riflette anche nell’assenza di meccanismi compensativi pubblici, salvo il patrocinio a spese dello Stato per i meno abbienti.

Da non sottovalutare infine il costo psicologico ed emotivo, che spesso si traduce in spese per supporto psicologico (€60-120 per seduta) e mediazione familiare (€80-150 per incontro), interventi fortemente raccomandati per mitigare gli effetti del conflitto, specialmente in presenza di figli minori.

15 risposte

  1. Dopo il divorzio la moglie a diritto al mantenimento anche se non ci sono figli e lei a una casa di proprietà

    1. Buongiorno
      Per darle una risposta dovrei avere molte più informazioni.
      Avv. Cirri

    2. buon giorno avvocato o fatto tutto il rito della separazione il rito del divorzio e cause sono gia 3 anni che pago 100 euro al mese e o dato 4000 euro subito vorrei un favore da lei quato costa tutto grazie perche sono stanco di pagare ancora la rigrazio io sono un pensionatoe quadgno1250 euro

      1. Alfredo buongiorno
        I costi crescono all’aumentare delle attività professionali svolte.
        Guardi le tabelle del mio articolo.
        Avv. Cirri

  2. Io e mio marito abbiamo deciso di divorziare con il minimo costo possibile…come fare??

    1. Buongiorno,
      se non avete figli o i figli sono maggiorenni ed economicamente autosufficienti e non avete questioni economiche da regolare potete semplicemente recarci all’ufficio dello stato civile del Comune ove siete residenti.
      saluti
      Avv. Cirri

  3. Buongiorno io e mio marito viviamo separati da 10 anni , abbiamo una figlia di 12 .Vogliamo separarci consensualmente ma lui mi da 300€ al mese e metà di spese per i bisogni primari .
    La ragazza sta sempre da me e fa tutto l’anno scolastico .Da lui fa ferie estive . Io sono costretta a fare un part-time fin che la ragazza e a scuola per poi seguirla meglio . I 300€ non sono sufficienti perché lui ha tutto il tempo necessario per lavorare e guadagnare di più .

    1. Paola buonasera
      La riposta meriterebbe molto approfondimenti sulla vostra situazione.
      Anche perché 10 anni avranno creato delle consuetudini.
      Da dove mi scrive?
      Avv. Cirri

  4. Secondo lei nel divorzio promosso con negoziazione assistita tra avvocati è dovuto il rimborso spese generali del 15 per cento?

  5. Secondo lei nel divorzio promosso con negoziazione assistita tra avvocati è dovuto il rimborso spese generali

  6. Secondo lei nel divorzio promosso con negoziazione assistita quali voci di spese ed onorari possono essere richieste?

  7. Buongiorno ,

    in base a quale regola o parametro un avvocato decide se applicare un grado di complessita’ piuttosto che un altro ? o meglio per una separazione consensuale senza alcuna necessita’ di conciliazione , con pieno accordo tra i coniugi é corretto attribuire il grado di complessita’ alto ?

    grazie e buon lavoro

    1. Buongiorno Sig. Luigi,

      non posso esprimermi in quanto non ho contezza della pratica né della sua complessità.
      Ritengo che il Collega ben avrà parametrato i compensi alla complessità della questione trattata.
      Saluti
      Avv. Cirri

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Maggio 28, 2025
Cateogoria

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