Luglio 30, 2014

Mediazione familiare

Luglio 30, 2014

Mediazione familiare

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Indice

Che cosa è la mediazione familiare?

La mediazione è la gestione delle dispute di altre persone. Concerne la narrazione di storie. I clienti si presentano alla mediazione familiare con una storia ben ricostruita e contenente tre elementi tipici.

1-    Essi espongono la propria versione degli eventi in modo da dimostrare quanto sono buoni.

2-    Esprimono delle lamentele nei confronti dell’altra parte cercando di dimostrare quanto questa è cattiva.

3-    Offrono una definizione del problema che può risolversi solo con un cambiamento dell’avversario, e sempre a loro vantaggio.

Compito del mediatore è ascoltare le due storie, con le due versioni dei fatti, le due lamentele e le due diverse definizioni del problema, e lavorare con i clienti allo sviluppo di un’unica e condivisa definizione. Appena i clienti accettano la comune definizione del problema, potranno iniziare a negoziare una soluzione che sia di vantaggio reciproco.

L’affidamento condiviso attraverso la mediazione familiare

E’ il Tribunale che ha il compito di rendere edotte le parti circa la validità dell’affidamento di figli minorenni condiviso e di sollecitare affinché la stessa sia applicata, in quanto situazione preferenziale per l’educazione dei figli minori.

In ossequio all’art. 155 sexies II comma, viene effettuata la valutazione sull’ opportunità del tentativo di mediazione familiare, dopo aver sentito le parti ed ottenuto il loro consenso, il giudice “può rinviare l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 155 per consentire che i coniugi avvalendosi di esperti, tentino una mediazione per raggiungere un accordo, con particolare riferimento alla tutela dell’interesse morale e materiale dei figli. Dunque, è l’udienza presidenziale il momento in cui le parti possono seguire l’invito a seguire il percorso di mediazione familiare per addivenire alla migliore soluzione per l’affidamento dei minorenni.

Partecipare agli incontri insieme, può creare una nuova consapevolezza sulla realtà di una coppia che esiste in quanto realtà genitoriale, orientata al bene dei minori, in un contesto collaborativo, con lo scopo di raggiungere un accordo, in ordine all’auspicabile affidamento ad entrambi i coniugi. L’ausilio dei mediatori, accanto al lavoro del Tribunale dei minori, continua e porta a compimento la mediazione iniziata dal Presidente nella prima fase. Se da un lato l’introduzione dell’istituto della mediazione familiare potrebbe essere visto come una ulteriore possibilità offerta per esperire un tentativo di riconciliazione, dall’altro il modus procedendi fa si che l’accordo, raggiunto o meno, fuoriesca dalla sua natura di negozio soggetto all’omologazione da parte del giudice, sconfinando in un’occasione per ripristinare, risanare o addirittura ricostruire i rapporti di famiglia. È innegabile la circostanza che rientra tra le finalità della mediazione familiare quella di offrire un supporto alla coppia per affrontare la separazione, promuovendo la cooperazione nel riorganizzare delle nuove relazioni scaturente dalla stessa. Superato pertanto il concetto di una mediazione familiare prescrivibile nelle sole ipotesi in cui la coppia che intende separarsi non sia in grado da sola di raggiungere un accordo, essa può essere offerta in sede di separazione consensuale, ove un accordo è stato già confezionato, quale mezzo alternativo per raggiungere un’intesa diretta a garantire al minore il diritto di mantenere in concreto un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori.

L’Avvocato Lorenzo Cirri è inoltre docente in una scuola di mediazione familiare.

Nota bibliografica:

John Haynes, il padre della mediazione familiare.
Questa citazione  è nel testo di un discorso (“La mediazione come sostegno alla crescita sociale ed umana”) che doveva tenere a Vienna nel 1999 nell’ambito della Conferenza Internazionale sulla mediazione. Non potè essere presente per motivi di salute.

Il discorso è contenuto nel libro di J.Haynes e altri – La mediazione  – strategie e tecniche per la risoluzione positiva dei conflitti – Edizioni Carlo Amore, 2003.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai seguenti ARTICOLI:

TEMPI DI PERMANENZA DEI FIGLI CON I GENITORI IN CASO DI SEPARAZIONE O DIVORZIO

La Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori

Il diritto dei minori alla bigenitorialità

Separarsi o divorziare in poche settimane con la negoziazione assistita

Il trasferimento del genitore separato o divorziato con figli minori

Figli di genitori separati: chi decide lo sport da praticare

Valenza probatoria sms ed e-mail nel diritto di famiglia

Il diritto di visita dei genitori dei figli separati

La responsabilità genitoriale

Il diritto agli alimenti

Come e quando cominciano i pernotti presso il padre?

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Pubblicato
Luglio 30, 2014

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